Corto Maltese



Corto Maltese non morirà ...
Corto Maltese se ne andrà
perchè in un mondo dove tutto è elettronica, è calcolato,
tutto è industrializzato,

non c'è posto per un tipo come lui

HUGO PRATT


Durante una delle sue avventure, Corto recita questa poesia di Arthur Rimbaud:

Nelle azzurre sere d'estate
andrò per i sentieri punzecchiato dal grano
a pestar l'erba tenera
Trasognato, sentirò la sua frescura sotto i piedi
e lascerò che il vento mi bagni il capo nudo
Io non parlerò, non penserò più a nulla
ma l'amore infinito mi salirà nell'anima
e me ne andrò lontano, molto lontano
come uno zingaro, nella natura,
felice, come con una donna

Una ballata del mare salato (in foto l'edizione del 2006 a cura del Gruppo Editoriale L'Espresso) è la prima avventura di Corto Maltese.
La prima edizione apparse nel 1967; a me fu regalato nel 1974, quando avevo 10 anni.
Lo lessi ben tre volte di fila ed ogni volta senza riuscire a spiegarmi perchè mi sentissi sempre un pò triste, durante e dopo la lettura.
Un fumetto, solo un fumetto...
Eppure neanche ora riesco a spiegarmi perchè questo personaggio mi colpisca tanto. Forse l'Arte consiste proprio in questo: non riuscire a trovare spiegazioni e rimanere comunque coinvolti.
La madre era la famosa Nina de Gibraltar (la Ragazza di Gibilterra), modella di un famoso pittore e puttana di professione. Cartomante, non avrà mai il tempo di sposarsi e questo farà del Corto un vero bastardo. Del resto, il padre, marinaio Inglese nato in Cornovaglia e nipote di una strega dell'Isola di Man, neanche lui ha il tempo di sposarsi.
Tuttavia entrambi regalano a Corto una cultura eccezionale, fatta di incantesimi, sortilegi e mare. Per un periodo viene affidato al Rabbino di Malta, uno degli amanti di sua madre, che gli apre le porte del collegio e lo fa vivere come i figli dei ricchi. Qui studia la storia, la geografia e legge i libri di Conrad, Stevenson, Melville e Jack London.

Corto, in dialetto spagnolo, vuol dire "rapido"; Maltese indica la sua provenienza.

In tenera età conosce Amalia, una cartomante, la quale si accorge che Corto non possiede la linea della fortuna sulla mano; qualcuno dice che a notarne la mancanza fu la madre, che per il dispiacere svenne.
Ma questo dettaglio non cambiò la reazione del Corto il quale, appena seppe di questa mancanza,
andò in bagno, prese il rasoio d'argento del padre e si incise la linea sulla mano.
Probabilmente fu questo aneddoto della vita del Corto che mi convinse che ognuno è padrone del proprio destino ... beh ... se non del tutto, quantomeno può non esserne completamente succube.
In realtà il Corto, di fortuna ne ha avuta poca. Le cose che conquista gli sfuggono dalle mani con tanta regolarità che sembra sia proprio lui a lasciarsele sfuggire. In realtà, l'unica cosa che gli importi è di recitare una parte nel mondo dell'avventura.

Romantica la storia che lo lega a Pandora Groosvenore, la quale, nonostante la propria incostanza, rimane eternamente legata a Corto; si narra che a conclusione di tutte le avventure del marinaio, i due si ritroveranno e concluderanno insieme i loro giorni



QUANDO UN ADULTO ENTRA NEL MONDO DELLE FIABE, NON RIESCE PIU' AD USCIRNE
Bocca Dorata