Charles non è cattivo


Charles Bukowski non è cattivo.
E' solo che la Sua sensibilità, in transito lungo la dura realtà della vita, qualche volta ne ha assunto le fattezze. Ed ecco spuntare i Suoi libri.
A me sembra un processo abbastanza lineare, crudo, sincero. Come le storie che narra.
E dalle sue storie sembra prendere le distanze, durante un'intervista rilasciata qualche tempo prima della Sua dipartita.
Un'intervista in cui onestà intellettuale e commozione fanno a gara per far risplendere il nostro Charles.
Qui di seguito, il testo di una parte dell'intervista.






Intervistatore: Ci legge una sua poesia?
Bukowski: Questa s'intitola LA DOCCIA
Dopo ci piace far la doccia
Io l'acqua la voglio più calda di quanto la voglia lei
E la sua faccia è mite e serena
Poi mi lava lei
Mi insapona le palle, le spreme, poi lava l'uccello
Ehi...è ancora duro
Poi insapona i peli, il ventre, la schiena, il collo, le gambe
Io sorrido, sorrido, sorrido
E poi lavo io lei
Un altro bacio ed esce prima lei, si asciuga, talora canta
Mentre rimango dentro apro l'acqua calda
Godendomi il miracolo dell'amore
Linda, questo sei tu che me lo hai regalato
Quando me lo porterai via, fallo lentamente, con destrezza
Come se stessi morendo nel sonno e non da sveglio, amen

(finito di leggere la poesia, Bukowski si commuove)

Vedi, sto diventando sentimentale. Merda, scusate!
Questa è quella con cui mi sono lasciato dopo 5 anni
Ti ho letto la poesia sbagliata
Sto diventando sempre più vulnerabile

Intervistatore: Qual'è la sua definizione dell'amore?
Bukowski: L'amore ... è come quando vedi la nebbia la mattina prima che sorga il sole
Dura poco e poi scompare
I: Davvero?
B: Certo
I: Scompare?
B: Si. Velocemente
L'amore è una nebbia che scompare all'apparire della realtà

Intervistatore: Mi parli di lei
Bukowski: Nel cuore ho un uccello azzurro che vuole uscire, ma sono inflessibile
Gli dico: Rimani li dentro, non voglio che nessuno ti veda.
Nel cuore ho un uccello azzurro che vuole uscire
Ma io gli verso addosso whisky e aspiro il fumo delle sigarette
E le puttane e i baristi e i commessi del droghiere non sanno che è li
Nel cuore ho un uccello azzurro che vuole uscire, ma sono inflessibile
Gli dico: rimani nascosto, vuoi farmi andare fuori di testa?
Vuoi mandare all'aria tutto il mio lavoro?
Vuoi far saltare le vendite dei miei libri in Europa?
Nel cuore ho un uccello azzurro che vuole uscire
Ma sono troppo furbo, lo lascio uscire solo di notte qualche volta
Quando tutti dormono
Gli dico: io lo so, so che ci sei, non essere triste
Poi lo rimetto a posto, ma lui li dentro un pochino canta
Mica l'ho fatto davvero morire, dormiamo insieme così
Col nostro patto segreto
Ed è così grazioso da far piangere un uomo
Ma io non piango, e voi?